Caffè Letterario

Caffè

Il progetto propone occasioni di confronto fra docenti e studenti sul "piacere della lettura", attraverso iniziative, dibattiti e incontri con gli autori.

Sono qui visualizzabili tutti i progetti legati alla valorizzazione e al potenziamento delle competenze linguistiche.

Appuntamenti “Caffè letterario” 2023-24

23 Aprile: “La mossa del matto” di Alessandro Barbaglia B. Mondadori

Dopo “La locanda dell’ultima solitudine” e “L’atlante dell’invisibile” torna per la terza volta ai nostri appuntamenti letterari, lo scrittore Alessandro Barbaglia, che con la sia ironia e magnetismo ci racconterà la storia di un grande evento sportivo e culturale: la finale del campionato mondiale di scacchi del 1972. Giocata in piena guerra fredda, quella sfida tra Usa e Urss è molto di più di una semplice partita….”… Bobby Fisher, nel 1972, fa la stessa cosa, identica, che fa Achille. Il pelide Achille, durante la guerra di Troia…sì Achille ha le belle chiome fluenti e un fisico non da scacchista, è chiaro, mentre Fischer ha le orecchie un po' a sventola, ma è bello da far paura”

21 Maggio : “La scomparsa delle farfalle” di Fabio Geda (casa editrice Einaudi); sarà proprio lo scrittore a spiegarci quale sia  il punto esatto in cui smettiamo di essere ragazzini e diventiamo, a pieno titolo, uomini e donne……. chissà se il nostro caffè letterario ci aiuterà a trovare una risposta, ma il romanzo è sicuramente un ritratto commovente di quella stagione dell’anima che più di ogni altra si imprime in ciascuno di noi e sceglie il nostro destino….

23 maggio: il nostro liceo accoglierà la scrittrice Beatrice Salvioni che con il suo romanzo “La Malnata” (Casa editrice Einaudi) racconta la storia di un’amicizia geniale tra due adolescenti nel periodo fascista della guerra in Etiopia. L’esordio della giovanissima autrice ha incantato gli editori di tutto il mondo; seguirà una serie televisiva e un’uscita in contemporanea in traduzione in trentadue lingue.

– Ma tu davvero ci credi? – chiese, seria.
– A che cosa?
– A quello che hai detto sul palco. Alle cose sulla patria e sulle femmine.
Mi succhiai un labbro, esitai: – Non lo so. Non ci avevo pensato.
– E’ una cosa pericolosa.
– Che cosa?
– Le parole, – rispose. – Le parole sono pericolose se le dici senza pensarci.
– Sono solo parole, – cercai di ridere perché la sua faccia cominciava a farmi paura e non volevo litigare.
Ma lei mi fissava: – Non lo sono mai.

LA MALNATA, PAG. 86